Quando l'America starnutisce il mondo prende il raffreddore.

A pochi giorni dalle elezioni presidenziali americane, non possiamo esimerci dal fare qualche valutazione di carattere generale sull'importanza di tenere monitorato il mercato, e sul modo in cui avvenimenti di tale portata influenzino non solo l'economia americana ma quella globale.

Concluderemo questo articolo con un simpatico colpo di scena, ma prima di arrivarci prenderemo in considerazione il lungo braccio dell'economia americana e l'importanza strategica di sapere interpretare le notizie di attualità; importanza che riguarda non solo chi fa trading in generale, ma più specificatamente chi si occupa di Forex, ossia chi opera sul mercato delle valute.

Comprendere questi semplici concetti è basilare per chiunque stia pensando di avvicinarsi al Forex o voglia anche solo comprendere il modo in cui fluttuano le valute e, ancora prima, il motivo per cui lo fanno.

Alcune domande sorgono spontanee:

• Come mai ci dovrebbero interessare le elezioni USA?
• In che modo le elezioni americane possono influire sulla nostra economia e di conseguenza sulla nostra vita?
• Perché negli ultimi tempi non si è fatto altro che parlare delle elezioni in America e se ne parlerà ancora per molto tempo?
• Per quale motivo i trader e i mercati di tutto il mondo hanno seguito passo passo le elezioni americane fino ai risultati?

Partiamo dall'inizio.

Esistono due modi per approcciarsi al trading: l'analisi tecnica e l'analisi dei fondamentali.

Chi sposa la prima opzione è fedele ai numeri, agli andamenti che può vedere o intuire studiando i dati che ha a disposizione; apprezza questa filosofia perché trova rassicurante riuscire a leggere le informazioni che il mercato offre ogni giorno. Il concetto di base che sostiene è che tutte le notizie di cui ha bisogno per fare il proprio lavoro sono contenute nel prezzo. Da quello e dai grafici che ne rappresentano l'andamento, lui capisce tutto ciò che gli serve.

Chi preferisce fare capo ai fondamentali, invece, ritiene che per comprendere il modo in cui si evolverà la situazione in futuro, sia più importante analizzare il contesto all'interno del quale si sviluppa il prezzo di un titolo o il valore di una valuta. Analizza quindi la stabilità del governo, la situazione economica, il livello di occupazione, i tassi di interesse e tutto ciò che ritiene possa influenzare l'andamento economico del Paese oggetto del suo interesse.

Il titolo di questo articolo fa sorridere e mi dispiace dover ammettere che non l'ho inventato io; si tratta di un modo di dire molto comune nell'ambito economico, che rappresenta il grande potere che gli USA esercitano sull'economia mondiale. L'organismo economico è uno e mette in relazione le singole parti che lo compongono, ma è fondamentale sapere che ci sono componenti più importanti di altre.

È esattamente come il corpo umano: se ti fai male ad una mano puoi comunque uscire, camminare e magari fare una corsa; se hai problemi al collo o alla spina dorsale fai fatica a fare qualunque sforzo fisico perché ogni parte di te, sebbene sana, è collegata a quella che prova dolore.

Ecco, diciamo che l'economia americana è la spina dorsale dell'economia mondiale e se le succede qualcosa di brutto ne risentono anche tutti gli altri Paesi; non importa che non siano direttamente collegati a quello specifico avvenimento, pagano comunque un prezzo. Ovviamente lo stesso principio funziona anche in positivo: se i mercati USA decollano, il benessere a stelle e strisce si espande fino a toccare anche il resto del mondo.

Ricordi che nel 2008 ci fu lo scandalo dei mutui subprime che mandò in tilt il mercato americano? Per essere più precisi possiamo proprio dire che mise in ginocchio moltissime persone e attività.

E come mai, se il problema era nato e cresciuto negli USA e riguardava solo loro, ha impattato in modo così violento anche sul resto del mondo?

Perché le leggi del mercato non conoscono confini e dal momento in cui le economie sono collegate tra loro subiscono reciproche influenze, però, come abbiamo detto, alcuni influenzano più di altri. L'Europa ad esempio si è ripresa da poco dalla crisi dei mutui subprime, peccato che poi sia arrivato il covid…

E qua arriviamo al colpo di scena che ti avevo promesso.

Sebbene il coronavirus si sia sviluppato in Cina e poi sia stato esportato nel resto del mondo, e sebbene immagino che nessuno sia loro grato per questo regalo che ci hanno fatto, il blocco della loro economia ha avuto una grande influenza sul mercato globale, lo dimostrano le ingenti perdite che si sono registrate nel periodo della primavera scorsa.

Il lockdown che ci ha chiusi in casa per un paio di mesi non ci ha impedito di continuare a fare richiesta di prodotti - la maggior parte dei quali provenienti dalla Cina -, ma il fatto che le fabbriche fossero chiuse ha impedito alle aziende di evadere gli ordini e questo squilibrio ha avuto ripercussioni importanti un po' ovunque. Già da qualche tempo infatti qualcuno ha iniziato a dire: "Quando la Cina starnutisce…"